Chiedilo alle nuvole, il video

On-line il videoclip accompagnato da uno scritto di Ivano Fossati del brano Chiedilo alle nuvole realizzato da Ivano A. Antonazzo, tratto dal nuovo album.

Autentici narratori delle pianure, suonatori e viaggiatori instancabili. Se non fosse che sono gli Yo Yo Mundi a raccontarci le storie verrebbe da pensare che loro stessi sono una storia che andrebbe raccontata. Tenacia, amicizia, passione, distanze e sogni. Una storia così.

Le parole di Paolo Archetti Maestri, uno che “sa leggere la luce”, sono attentamente in equilibrio fra la chiarezza del raccontare e una vena poetica lucida, ma anche visionaria, senza tentazioni di canzone in forma di slogan; mentre la musica degli Yoyo sembra essere (come le parole) delicatamente innamorata del passato, ma accorta, affacciata sul suono e sul battito del presente. E questo al primo ascolto del loro nuovo album di canzoni, così tanto per cominciare.

“Chiedilo alle nuvole come sarà domani”: nessuna domanda può essere più inverosimile e insieme più sensata, tanto che Pasolini la fa porre a Totò dal fondo di una discarica con gli occhi rivolti al cielo. In questa musica il domani c’è, è il presente che manca, col suo ordinario carico di mediocrità. Come dargli torto, gli Yoyo cantano un’Italia prima che perdesse memoria e identità, scivolando senza accorgersene fuori dalla storia. Eppure in trasparenza, nell’intreccio di suoni e parole, lasciano scorgere paesaggi di un futuro (speriamo che non rimanga solo immaginato) dove i sogni, gli orizzonti e perfino la delicatezza delle parole potrebbero essere ancora possibili.

In fondo quando la luce del mondo si risveglia siamo tutti un’altra volta pronti a credere, a sperare e a ripartire. Come fanno e hanno sempre fatto gli Yo Yo Mundi, che dopo tanti chilometri, tanta musica e infinite colline e pianure, sembrano avere imparato bene l’eterna storia delle nostre piccole speranze.

Ivano Fossati

È un pianeta dai contorni sfumati quello degli Yo Yo Mundi dove nessuno dimentica mai la propria tenerezza e la tenacia dei sentimenti semplici, potenti e diretti. Così Chiedilo alle nuvole è delle più belle canzoni d’amore del decennio tra il clavicembalo di Andrea Negruzzo, la voce di Anna Maria Stasi, la chitarra di Paolo Enrico.

Daniela Amenta

Videoclip del brano tratto dall’album degli Yo Yo Mundi, Evidenti tracce di felicità.
Regia, riprese e montaggio sono di Ivano A. Antonazzo
Il video è stato girato presso la Gipsoteca Giulio Monteverde di Bistagno AL, durante la mostra “Dialogo” con esposte opere di Paul Goodwin e di Giulio Monteverde – , curata da Chiara Lanzi.
Nel video – come nella canzone -, Paolo Enrico Archetti Maestri “dialoga” con Anna Maria Stasi (cantante del della band CFF).
Nel brano, oltre alle voci soliste già segnalate, si possono ascoltare Andrea Negruzzo al clavicembalo (modello francese costruito da Maria Silvia Caviglia e gentilmente prestato dalla ditta Lazzarino & Caviglia), Fabio Martino alla fisarmonica e Paolo Enrico Archetti Maestri alla chitarra classica.
Segnaliamo – per le riprese – il notevole contributo offerto da Eugenio Merico e Vanni La Guardia.
E le fotografie di scena di Andrea Repetto.
Gli Yo Yo Mundi ringraziano l’artista Paul Goodwin per averci concesso di riprendere le sue opere e Chiara Lanzi, direttrice della Gipsoteca Giulio Monteverde, per la preziosa collaborazione e per la gentile ospitalità.


 

TESTO

Chiedilo alle nuvole
Paolo E. Archetti Maestri – edizioni musicali La Contorsionista

Chiedilo alle nuvole, come sarà domani, che ne sarà di noi, di queste nostre mani.Chiedilo alle nuvole del mai, del se, del poi, se ci sarà un domani, che ne sarà di noi.Cercale nel precipizio del bianco schiuma d’onda nell’oceano del cielo, cercale nel precipizio le comete ribelli impigliate nel pensiero.Chiedilo alle nuvole, se andremo veloci, quanti fiumi esploderanno, quanti amanti in fiore.Chiedilo alle nuvole in questo scivolare nel bianco schiuma d’onda d’amore e d’ombra.
Cercala nel candore la prossima carezza, guardala con quegli occhi sospesi nel limbo, che sanno dare il nome alle forme inaudite, cercala nel candore con animo di bimbo.Chiedilo alle nuvole di piangere lettere per le nostre nuove parole.Chiedilo alle nuvole di ridere d’amore quando si mettono tra noi e il sole.Chiedilo alle nuvole, come sarà domani, che ne sarà di noi, di queste nostre mani.Chiedilo alle nuvole i mai, i se, i poi… Chiedi alle nuvole che ne sarà di noi.

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