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Un giorno qualcuno ci ha raccontato di aver letto la frase “Dio è triste ed io non sono molto allegro” sul vagone di un treno abbandonato. Questa canzone è anche un tributo al libro di James Morrow: L'Ultimo Viaggio di Dio.



Dio è triste ed io non sono tanto allegro / Dio resiste ed io di certo non mi piego, non mi piego / Dio è triste ed io non sono tanto allegro / Se Dio esiste, io non me lo spiego, non me lo spiego / per colpa di quello che vedo e sento dire in giro / per tutto quello in cui non credo / perché Dio è triste ed io non sono tanto allegro / è stato scritto con un ago inzuppato sul vagone di un treno abbandonato / Dio è triste ed io non sono tanto allegro / ma si, forse Dio esiste, io non lo nego, non lo rinnego / per quello che vedo, per questo clima che c’è in giro / per tutto quello in cui non credo / ma è tutto vero quello che vedo? / Che sento gridare in giro da questa gente di cui non mi fido, non mi fido? / perché Dio è triste ed io non sono tanto allegro / Dio resiste ed io sono pigro e non lo prego, non lo prego / Dio è triste ed io non sono tanto allegro / Dio resiste, io resisto adesso me lo spiego, me lo spiego / Dio è triste ed io non sono tanto allegro / Dio resiste ed io di certo non mi piego, non mi piego / perché Dio è triste ed io non sono tanto allegro / ti spiego ho un senso di nausea che persiste Dio è triste / Dio è triste

Martina Marchiori violoncelli / Roberta Tuis violino / Elio Rivagli percussioni / Andrea Assandri rullante / Beppe Quirici chitarra acustica. Archi arrangiati da Beppe Quirici.

   
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Canzone liberamente ispirata al romanzo “La Casa del Freddo” di Sandro Ballestrazzi.


Il tempo lima feroce gli angoli della faccia / nella casa dei ricordi dondoli tra le mie braccia / il tempo passa veloce lasciando qualche traccia / nella casa del freddo tu / al caldo tra le mie braccia / Non devi avere paura di quello che succederà / ogni piccola paura vedrai che passerà / Non devi avere paura la vita ci sorprenderà / non avere timore, paura / Quando verranno a prenderci il cuore / ci troveranno insieme ad aspettare / gli occhi negli occhi, nessuna emozione / quando verranno non troveranno il sole / il tempo vola rapace agli angoli della bocca / nella casa dei germogli guai a chi ci tocca / il tempo passa veloce lasciando qualche traccia / nella casa del freddo tu / al caldo tra le mie braccia

Elio Rivagli tamburello.
   
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Se questo vento spezzando gli ormeggi / facesse un po’di spazio / tu che mi ascolti e d’istinto proteggi / io non sarò mai sazio / dei tuoi atteggiamenti, timidi sensi di colpa / dei tuoi occhi così sospesi sul precipizio / di ogni singola onda / Uh-uh, Ah-ah / j’ai toujours faim de toi / Uh-uh, Ah-ah / comment ça va? Comme ci, comme ça / Uh-uh, Ah-ah / gli scogli dall’alto le dita del mondo / nell’acqua trasparente / raccogli una stella finita sul fondo / poi sazia la mia mente / di gesti spontanei, d’ingenui battiti d’ali / dei tuoi occhi sospesi sulla pelle lucente / di ogni singola onda / Uh-uh, Ah-ah / j’ai toujours faim de toi /Uh-uh, Ah-ah / comment ça va? Comme ci, comme ça / Non ci resta che cercarlo quest’amore / nella schiuma che sale sui bordi / il salino è come un tarlo nei ricordi / che scava e non smette mai, mai, mai

Claudio Fossati percussioni / Simona Sirina Carando cori.Alla Bellezza dei Margini.

   
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Cammineremo dove non ci sono strade tracciate / e i nostri passi conosceranno la terra / guarderemo un orizzonte al quale avranno strappato il sole / con la scusa della guerra / Ci chineremo, ad uno ad uno verso lo specchio cieco / la nostra ombra si stancherà di noi / è così che incontreremo l’immagine che ci appartiene l’immagine dell’altro / E brinderemo alla Bellezza dei Margini, à la Beauté des Marges / Ci chiameranno con un nome sconosciuto / ed è allora che risponderemo / evitando le parole che non sapevamo dire / magari scegliendo il silenzio / Cercheremo una ragione alla fine di tutto / trovando tracce di un principio / Cercheremo l’emozione per la fine di tutto / ritrovando tracce del principio / E brinderemo alla Bellezza dei Margini, à la Beauté des Marges / Aspetteremo qualcosa che non deve arrivare / e che mai arriverà / e arriveremo quando non saremo aspettati / se arriveremo chissà / nell’attesa infinita e insoddisfatta scopriremo / di non aver atteso invano / nell’attesa stupita e soddisfatta scoprirò / di non averti atteso invano / E brinderemo alla Bellezza dei Margini, à la Beauté des Marges

Martina Marchiori violoncelli / Roberta Tuis violino / Andrea Cavalieri contrabbasso. Archi arrangiati da Beppe Quirici.
   
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Il sole si assottiglia e filtra nella stanza / con la luce tutto quanto si scompone / il puzzle dei ricordi, le tessere mancanti / questo pavimento in fiamme / Io non socchiudo gli occhi confusi dalla danza / che si consuma sulle mie pupille stanche / se adesso li chiudessi / le lacrime giù sulla pelle / spargerebbero il tuo nome / Ti chiedi come mai / tutto ti sembra distante / ma non gettiamo via quel tanto che rimane / di questo amore indipendente / vivo, pulsante e sfuggente / germoglio spontaneo da salvaguardare / Vieni a fare con me quattro passi nell’ombra, nell’ombra che c’è / Ma quanto ci assomiglia la gioia contagiosa / l’evanescenza di ogni battito d’ali / i pixel luminosi ora tessono una tela / di minuscoli frattali / E ti chiedi come mai, tutto ci sembra distante / dai non gettiamo via quel tanto che rimane di questo amore indipendente / Vieni a fare con me quattro passi nell’ombra / Londra è lontana appena un’ora di viaggio / lo so che troverai il coraggio, per me

Luca Olivieri tastiere / Elio Rivagli cembalo, rhythm-vox.
   
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Una canzone ispirata all'attesa del portiere la notte prima di una partita. Dedicata a chi racconta il gioco del calcio come se fosse giocato nei sogni, ecco una possibile formazione: Darwin Pastorin, Osvaldo Soriano, Marco Bonetto, Gian Paolo Ormezzano, Vladimiro Caminiti, Gianni Minà, Beppe Viola, Eduardo Galeano, Andrea Pavan, Manuel Vázquez Montalbán, Giovanni Arpino, la redazione di Sfide RAI 3.


E non c’è notte in cui non sogno di parare qualche rigore decisivo / E non c’è notte in cui non sogno di volare / per schiaffeggiare via dal sette / un pallone violento e improvviso / un pallone violento e improvviso / un pallone violento e improvviso / Here i am, here i am, here i am / E non c’è notte in cui non sogni di parare qualche rigore decisivo

Fabrizio Barale cembalo / Fabio Martino seconda voce.

   
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Il profumo che mi sento addosso è il ricordo di te / il profumo che sento qui adesso, davvero non c’è? / E’ la mia ombra che lascia le scarpe / sparse per il cammino / la mia ombra a fisarmonica sul comodino / Il profumo che non mi è concesso mi conquista la testa / sa di festa e di frutta fresca disposta a caso / in una cesta / E questo tempo che viene ogni spicchio diviso, / ogni istante indeciso / lo guardo masticare lento ogni mio sorriso / Il profumo che io sento spesso quando socchiudo gli occhi e / mi cullo nel riflesso delle mie palpebre / e la mia vita che rimane sospesa senza più alcun inganno / in attesa della sorpresa che gli amici non mi faranno / il profumo che sento comunque è qualcosa di te / che ovunque io sia tu sei dentro di me / il profumo che cerco dovunque è il desiderio di lei / che ovunque tu sia, lei è ovunque tu sei / Il profumo che mi avevi promesso finalmente mi avvolgerà / di un’idea fragrante lo so, mi circonderà / Il sapore che ho messo / davanti all’incognita di ogni tua parola / sta per spargersi a pioggia sul cuore e un poco mi consola / Di questa mancanza di tutto, di questa nausea degli altri / quando non è abbastanza brutto fare a meno degli altri / è la mia vita che rimane sospesa senza più alcun affanno / in attesa della sorpresa che gli amici mi faranno / E il profumo che sento comunque ha qualcosa di te / che ovunque io sia tu sei sempre dentro di me / il profumo che cerco dovunque è il desiderio di lei / che ovunque tu sia, lei è ovunque tu sei

Elio Rivagli batteria.
   
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Un brano dedicato ad Acqui Terme, all'acqua della Bollente e alle vigne del Monferrato.
Monferrina 2006

Roberta Tuis violino.

   
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Filastrocca degli esclusi e della vita che verrà.

Ma che trovata simpatica, un fatto quasi irreale / garantirci tutte quante le comodità / davanti a un mondo che muore / E’ una pensata alquanto diabolica da soluzione finale / risolvere il problema della povertà / facendo guerra a chi ha fame / in un momento qualunque / bussando forte alla porta / e poco importa se sarà il vento o una tempesta di emozioni / forse è soltanto la vita che / ci viene a cercare dopo un’attesa infinita finalmente / ci ritroverà / ah, ah, Ambaradan, la vita che verrà / Chissà poi che significa tutto questo Ambaradan / è il caos che si moltiplica la protesta e il can can / I potenti hanno avuto una magnifica idea / per tirarsi fuori in modo geniale / è il mercato la colpa di ogni disparità / che intuito micidiale / in un momento qualunque / bussando forte alla porta / e poco importa se sarà il vento o
qualcuno con cattive intenzioni / forse è soltanto la vita che / ci viene a cercare

Claudio Lillo Fossati percussioni.
   
 
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La Vucciria è un quartiere antico di Palermo, lì abbiamo visto danzare i pesci spada in un giorno d'agosto.

Sole d’agosto ti prego non farci del male / dobbiamo viaggiare ancora e ancora viaggiare / tengo nascosto il cuore in fondo a un bicchiere di ghiaccio ed orzata / quest’avventura di sale e sudore appena iniziata / è la danza dei pesci spada alla Vucciria / fragranza di spezie in strada che ci porta via, che ci porta via / Sole segreto castigo ti prego non farci male / ci tocca viaggiare ancora e ancora dobbiamo tornare / in una valigia di vetro un ciondolo ed una cartina sbiadita / quest’avventura d’oliva e ginepro non è mai finita / è la danza dei pesci spada alla Vucciria / fragranza di spezie in strada che ci porta via

Claudio Fossati rullante e timpani / Beppe Quirici basso acustico 5 corde / Fabrizio Barale shaker e darbouka.
   
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Registrata su otto tracce a Casa Bollente.
   
 
Testi e musiche:

Paolo Enrico Archetti Maestri

eccetto i brani 6, 9, 10:

Paolo Enrico Archetti Maestri, Eugenio Merico, Andrea Cavalieri, Fabio Martino


Edizioni musicali:
Essequattro Music Italia s.r.l. / La Contorsionista
   



Questo disco è dedicato ai margini e alla loro bellezza, alla malinconia e all'energia che raccontano, al sollievo di speranza che spesso nascondono agli occhi distratti.
Yo Yo Mundi


“Il mondo che si dice civile e democratico, non sapendo risolvere il problema della povertà, ha deciso di fare la guerra ai poveri”.
Eduardo Galeano


Hanno brindato con noi alla Bellezza dei Margini:
Beppe Quirici, Elio Rivagli, Claudio Lillo Fossati, Martina Marchiori, Simona Sirina Carando, Roberta Tuis (Kyle-Na-No), Luca Olivieri, Andrea Assandri.

Registrazioni a cura di Fabrizio Barale e Fabio Martino con l'assistenza tecnica di Enrico Tortarolo, presso gli studi Casa Bollente, Acqui Terme, AL.

Missaggi a cura di Fabrizio Barale con l'assistenza tecnica di Fabio Martino, presso gli studi Blue Record, Mondovì, CN. Grazie per l’assistenza a Enrico Tortarolo e Claudio Boschetti.

Mastering a cura di Claudio Giussani, presso gli studi Nautilus Mastering, Milano.

Eugenio Merico utilizza piatti UFIP e ringrazia Mirko Barberis di ControTempo AL, per l'assistenza tecnica e le batterie.

Fabio Martino suona fisarmoniche EXCELSIOR e ringrazia Nello Gabrielloni e Roberto Lucanero per l'assistenza tecnica.

Un abbraccio a:
Barbara Vaughn, Tiziana, Lionello Archetti Maestri, Carlo Delo De Lorenzi, Sirina, Denis Martino, Cristiano Barale, Micol, Katie Jordon, Silvia, Ivano, Chiara, Stefania e L’Impazienza, Laura G., Ricky Alemanno, Simone Bailan, Giovanna Jo Carboni, Michela, Alessandra, Guglielmo e gli amici del Manifesto, Muzzi e i banditi della ml_yoyomundi@yahoogroups.com.
Grazie alle nostre famiglie e un abbraccio forte a tutti i nostri amici.
Grazie a Valerio Soave e a tutto lo staff Mescal.

Hasta Siempre: FNF, Buona Audrey, Luca Trambusti e
Sciopero Records www.scioperorecords.it

Ci sentiamo molto vicini, come e forse più di sempre, a tutti gli amici della LAV Lega anti Vivisezione - e a chi si batte per un Altro Mondo Possibile.

Realizzazione grafica:
Ivano A. Antonazzo, abaco advertising Acqui Terme

Fotografie Yo Yo Mundi: Tiziana Frinolli Puzzilli

Fotografie di copertina e linercard: Barbara Vaughn
   


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